“Il Roe continua la sua missione con il favore e il sostegno delle autorità marocchine: siamo operativi e preferiamo dedicare il nostro tempo a prestare soccorso a chi ne ha bisogno piuttosto che abbandonarsi a inutili polemiche e strumentalizzazioni che sono dannose e inconcepibili di fronte a tragedie di queste proporzioni”.
È quanto dichiara Giovanni Battista Cicchetti Marchegiani presidente del Roe – Raggruppamento Operativo Emergenze – ente di terzo settore del sistema di protezione civile da sabato sera impegnato nelle zone terremotate del Marocco con una missione Scouting composta da 4 persone con l’obiettivo di fornire attività di rescue e assistenza alle vittime del terribile sisma.
“In seguito ad alcuni articoli diffamanti pubblicati da siti on line, il Roe tiene a precisare di essere un ente di terzo settore strutturato e altamente specializzato a intervenire nell’ambito delle emergenze più difficili e complicate in ogni parte del mondo, con una capacità di pronto intervento entro poche ore dall’avvenimento, come ci è riconosciuto a livello nazionale e internazionale. All’estero siamo considerati una eccellenza del sistema italiano, invece in Italia siamo oggetto di inutili polemiche basate sul nulla inconcepibili di fronte alla morte di migliaia di persone”, precisa Giovanni Battista Cicchetti Marchegiani che continua:
“Appena appreso del terribile terremoto il Roe si è immediatamente attivato, così come successo in Ucraina, Emilia Romagna, Amatrice. Siamo partiti sabato con una missione interamente finanziata dai nostri donors privati e per ragioni di sicurezza abbiamo sempre indossato le nostre divise blu del Roe comprensive di equipaggiamento adeguato per la sicurezza. Inoltre siamo entrati nel paese marocchino come privati cittadini senza mai far intendere in alcun modo di rappresentare agenzie governative o della Protezione Civile Italiana, come invece si intende a far credere nell’articolo di alcuni siti on line tra cui www.open.online. Corrisponde inoltre al falso le affermazioni di alcuni siti – citando ancora www.open.online – secondo cui la missione abbia “creato più di un problema diplomatico”: tutte le autorità governative marocchine, locali e nazionali, ci stanno fornendo ogni tipo di assistenza e accoglienza per le quali non possiamo che ringraziarli e infatti la missione si concluderà domani come da programma. Infine non corrisponde assolutamente al vero che il presidente del Roe sia stato – e anche in questo caso si cita www.open.online – “prodigo di dichiarazioni alle agenzie sulle inefficienza dei soccorsi marocchini”. Il Roe, in seguito a una visita ad alcuni remoti centri abitati, ha voluto semplicemente lanciare un allarme e avvisare della drammaticità del terremoto”.
Il rientro di questa prima missione è previsto come da pianificazione già definita al momento della partenza nei prossimi giorni.
Conclude Cicchetti Marchegiani: “desidero infine sottolineare un’ultima cosa: sul sito www.open.online si cita una non meglio precisata fonte diplomatica marocchina secondo cui il team del Roe ha dichiarato il falso. Tuttavia non viene precisato a cosa si riferisce, se alle modalità di ingresso nel paese o all’equipaggiamento ordinario del Roe, forse scambiato con quello ufficiale della Protezione Civile. Il Roe risponde facendo semplicemente notare che il team Scouting composto da 4 persone non è mai entrato nel paese in rappresentanza di qualsivoglia ente istituzionale italiano e questo è sempre stato chiaro fin dall’inizio. Le accuse rivolte al Roe appaiono pretestuose e volte a strumentalizzare a fini politici una tragedia immane, tanto più che di certo il Roe non è l’unico ente di terzo settore, anche italiano, al momento presente in Marocco con l’obiettivo di prestare soccorso e aiuto alle persone terremotate. Risulta difficile pertanto capire il motivo di queste polemiche rivolte solo al Roe che si riserva di adire tutte le sedi anche legali per difendere la propria posizione”.